Fa ancora parlare, dopo anni, l’assurda vicenda dell’imprenditore di Barberino di Mugello che è stato letteralmente beffato tanti anni fa dagli espropri dei suoi terreni per costruire la nuova viabilità intorno al lago di Bilancino. Una storia straordinaria e paradossale di burocrazia, iniziata nel 1984 con l’esproprio dei terreni di Adriano Baccianti, imprenditore di Barberino (aveva una fabbrica di lampadari).
Per costruire la strada lungo il lago fu espropriato dei suoi terreni e per questo andò in causa con l’anno Regione in merito all’ammontare degli indennizzi. Con sentenze prima in favore di Baccianti poi ribaltate per difetti di forma. Alla fine, nel 2015, per la questione degli indennizzi si è trovata una soluzione, ma se ne è aperta un’altra: ossia quella della proprietà dei terreni . Terreni espropriati, come detto, ma che risultano in parte ancora formalmente della famiglia di Baccianti (che intanto è deceduto nel 2017). Famiglia che su questi terreni si trova a dover pagare anche l’Imu (secondo quanto riporta oggi il quotidiano La Nazione).
Rimane anche la questione della strada che porta all’abitazione della famiglia. Fatta costruire allora dal Commissario su terreni in parte di proprietà pubblica. Che però di fatto viene mantenuta dal privato.
Una storia più volte raccontata da OkMugello, come si può vedere da alcuni nostri articoli degli anni scorsi